Cosa sono le DAO e come funzionano?

Una DAO, acronimo di Decentralized Autonomous Organization, è una organizzazione autonoma decentralizzata, il cui funzionamento non è tanto diverso da quello di una compagnia come Google o da quello di una banca tradizionale; infatti, rispetto a queste si caratterizza fondamentalmente perché è autonoma, trasparente e indipendente da ogni intervento umano, incluso quello dei creatori.

Una DAO opera e viene creata grazie al codice informatico scritto da un gruppo di persone. Il codice di solito è open-source e visionabile da tutti e, per la sua natura di funzionamento, viene definito smart contract, ossia un insieme di protocolli informatici capaci di stipulare accordi tra soggetti in grado di eseguirsi automaticamente. Attraverso una combinazione di diversi smart contract è possibile dare vita ad organizzazioni vere e proprie, chiamate appunto DAO realizzata grazie alla tecnologia blockchain.

Come nasce la DAO

La DAO è stata utilizzata per scopi diversi negli ultimi anni: alcune utilizzate per raccogliere fondi tramite ICO (Initial Coin Offering), altre in particolare utilizzate per creare nuove criptovalute. L’idea di questo tipo di organizzazione nasce insieme alle criptovalute; infatti, viene per la prima volta citata nel manifesto di Ethereum dal suo fondatore Vitalik Buterin, e proprio nella sua community nasce la prima DAO importante.

L’idea tuttavia di creare organizzazioni paritarie con governance diffusa è molto più antica, se si pensa alle gilde e alle corporazioni medioevali sino ad arrivare al mutualismo di Proudhon e al suo socialismo libertario alla base delle nostre cooperative; l’idea di dare vita ad una organizzazione autonoma, decentralizzata e autogovernata ha dunque una lunga storia.

Cosa si intende per Governance Decentralizzata

L’unico modo di modificare il funzionamento di una DAO è attraverso la sua governance decentralizzata. Il processo decisionale avviene attraverso gli shareholder, cioè coloro che hanno deciso di investire nell’organizzazione comprando dei token che vengono rilasciati prima e durante il lancio dell’organizzazione e vengono venduti/comprati durante tutto il suo funzionamento.

Ogni token consiste in un voto, perciò, chi possiede più token, ha maggiore chance di influire nel processo decisionale dell’organizzazione per portare al voto questioni e modifiche di varia natura. Questo conferisce al token un prezzo, un’utilità e la possibilità di cambiare, migliorare ed evolvere l’organizzazione a seconda delle necessità dell’ambiente.

Quello appena descritto è il metodo decisionale più comune nelle DAO, ma non è detto che possano esistere altri metodi decisionali con caratteristiche leggermente diverse. Tutto dipende dalle impostazioni iniziali eseguite dagli smart contract che possono variare a seconda dell’organizzazione che si vuole costruire.

Quali sono le prospettive per la DAO?

La grande novità che la DAO porta è l’essere un'organizzazione non controllata da nessuna singola entità, funzionante senza alcuna gerarchia manageriale o controllo centralizzato. Il futuro della DAO è tutto da scrivere perché potrebbe, grazie alla tecnologia di cui disponiamo ora, rivoluzionare il mondo delle aziende e delle community, spostando i profitti dalle piattaforme ai singoli membri.

Questa potrebbe diventare la base delle piattaforme più innovative del Web3. I meccanismi saranno gli stessi della cultura open-source che ha portato alla nascita di Linux e di tanti linguaggi di programmazione come Python, ma a differenza di prima i vantaggi saranno distribuiti in maniera paritaria al lavoro svolto dai singoli membri, i quali avranno capacità di voto e quindi permetteranno un'amministrazione diffusa.

La DAO sarà per il Web3 quello che le piattaforme sono state per il Web2.

In cosa consiste il Web 3.0?

Il precedente Web 2.0 rappresenta il modo con cui gli utenti creano e fruiscono dei contenuti sul web. Qui vediamo le community online essere i creatori dei contenuti (post, video) ma non dell’organizzazione di cui fanno parte. Ad esempio su Instagram e su YouTube i contenuti sono generati da persone indipendenti che operano all’interno di  un’organizzazione come Meta o Alpha Inc, che ne traggono il profitto maggiore per il servizio che offrono e hanno una struttura d’impresa tradizionale (top-down) centralizzata e il possesso di tutte le risorse (fisiche e non) che consentono la gestione delle loro piattaforme.

Nel Web 3.0, invece, si ha la possibilità di creare servizi in mano alla community e nello specifico con le DAO avremo la possibilità di far parte di queste nuove organizzazioni con il relativo potere decisionale in base al possesso di alcuni token.

Questo rivoluzionerebbe non solo il modo di concepire l’uso del web, ma anche l’intera economia classica. Alcune realtà di decentralized Social Network simili a Facebook, Spotify esistono già anche se ancora ci sono molti punti di domanda e questioni da risolvere per capire la loro efficacia rispetto ai metodi tradizionali. In un futuro non è detto che organizzazioni, associazioni e persino partiti tradizionali possano essere reinventati sotto forma di DAO.

Si potrebbe ad esempio costituire una DAO per finanziare progetti sociali, una sorta di GoFundMe collettivizzato. I risvolti di questo metodo organizzativo sono innumerevoli e tutti da esplorare. C’è ancora tanto da studiare, mettere in campo e testare in sicurezza per un mondo più trasparente, sicuro ed efficiente per tutti.

I vantaggi della DAO

I vantaggi della DAO risiedono nella sua capacità di autogoverno, autogestione e autofinanziamento. La DAO di per sé è un'invenzione geniale. Essendo un'organizzazione decentralizzata non è influenzata da forze esterne e nemmeno dai suoi creatori.

L'idea di base è quella di creare un modello di business con governance decentralizzata, che permetta alle persone di autogovernarsi in modo autonomo, e qui sta il suo più grande vantaggio.

Quindi, oltre alla sua principale caratteristica di distribuire la governance ai propri membri, la DAO è in grado di automatizzare l'organizzazione centrale e distribuire dei premi ai membri della propria community.

Come creare una DAO

La creazione di una DAO prevede due componenti fondamentali:

  • una comunità online di persone
  • delle regole decentralizzate ed automatizzate

Quasi ogni community online esistente può essere convertita in una DAO, purché ci assicuriamo che le regole siano chiare e decentralizzate. Infatti, la creazione di una DAO si concretizza principalmente nell'impostazione di regole per la partecipazione ad un meccanismo automatizzato e a prova di manomissione. La sicurezza in tutto questo è il criterio fondamentale su cui si basa la fiducia dei partecipanti.

Esistono comunque alcune sfide da risolvere per automatizzare i rapporti per la formazione di una DAO. Questi includono:

  • Come gestire la comunicazione
  • Come stabilire chi far entrare a far parte della community
  • Come stabilire le proposte di modifica delle regole
  • Come gestire infrastruttura di voto
  • Come impostare la gestione della tesoreria

Fortunatamente, sono emersi strumenti per automatizzare e decentralizzare queste problematiche. Esaminiamo ad esempio come potremmo impostare gli strumenti in un semplice esempio che coinvolge una DAO creata per finanziare una causa sociale.

Per gestire la comunicazione in una DAO attualmente gli strumenti sono questi 3:

  1. Telegram
  2. Twitter
  3. Discord

Per gestire i finanziamenti dei componenti della DAO si può usare questo strumento:

Per gestire gli accessi tramite Token:

Per gestire la tesoreria:

Invece per gestire le proposte ed i voti questi strumenti sono tra i più utilizzati:

Esiste inoltre su Github tanto codice open source che premette ai più tecnici di programmare dei propri meccanismi di DAO e degli Smart Contracts.

Quanti tipi di DAO ci sono?

Vi sono diverse tipologie di DAO al momento attive e si dividono tra piattaforme operative per le DAO:

  • Operating System ovvero piattaforme che mettono a disposizione un'infrastruttura sistemica per permettere alle nuove DAO di operare. Alcune di queste sono Aragon, DaoStack, DaoHaus, Colony, Syndacate, Orca, e CW.
  • Protocols ovvero protocolli per il funzionamento delle DAO tra i più utilizzati sono Maker, Compound, Sushi, AAve, UniSwap, OceanDAO.

A queste si aggiungono le DAO di Scopo, ovvero quelle con un obiettivo comune

  • Investimento come MetaCartel, Flamingo, Komorebi, Free Company
  • Servizi come PartyDao, Metafactory, DaoHaus, AladdinDAO
  • Social come Radicle, ProsperDAO, SongCamp, BAYC, Radicle, Seed Club
  • Collector NFT come PleasrDAO, Flamingo, FingerprintsDAO
  • Sovvenzioni e Contributi come Avee Grants, Uniswap Grants, Mint Fund

Il caso di PleasrDAO e KlimaDAO

PleasrDAO si è sviluppata nel mondo di criptovalute e degli NFT, Si presenta come un collettivo riunitosi per fare un’offerta su un NFT dell’artista “pplpleasr”. Data l’escalation dei prezzi delle aste di arte digitale NFT, l’idea alla base di questa era semplice: un collettivo di fan che utilizzava un account multi-firma poteva raccogliere fondi per fare offerte e, attraverso la partecipazione in comune, competere con altri importanti offerenti per vincere l’asta. Dopo aver vinto la loro prima asta, PleasrDAO ha continuato a raccogliere altre opere. Iniziative come queste sfidano in modo più promettente i collezionisti istituzionali attraverso la loro adesione ampliata. Lo fanno anche invitando gli artisti che collezionano come ad esempio pplpleasr a diventare a loro volta membri del collettivo, portando quindi la community come valore.

Un altro esempio di successo è KlimaDAO nata per combattere il riscaldamento globale, con questa è possibile fare trading di token collegati alla riduzione delle emissioni di carbonio ed ha lo scopo di essere il ponte tra il Web3 e la lotta alle emissioni di CO2.

Il fenomeno delle DAO sta esplodendo solamente in questi ultimi anni; nel futuro gli ambiti e gli utilizzi di questo strumento saranno numerosissimi, preparatevi dunque a vederne di diversi.